
Eko-in Koyasan Shukubo Temple: la mia recensione
Questo articolo è dedicato al tempio Eko-in, uno dei monasteri del Monte Koya in cui puoi passare la notte, cenare e fare colazione con i piatti tipici della cucina vegetariana chiamata shojin ryori e assistere ai rituali quotidiani dei monaci buddhisti come la preghiera del mattino.
Ekoin è il tempio dove ho soggiornato durante il mio viaggio a Koyasan. Non mi limiterò quindi a elencare i servizi del monastero ma ti racconterò la mia esperienza e ti dirò in tutta sincerità quali sono i fattori positivi e negativi di questo tempio.
Lo Shukubo Koya-san Eko-in Temple, questo il nome completo, è uno dei templi con il maggior numero di opinioni positive sui portali di prenotazione per hotel.
Molto buona la posizione, lungo la via principale di Koyasan. Le attrazioni centrali come il tempio Kongobu-ji e il complesso Garan distano circa venti minuti a piedi, che diventano meno se prendi il bus che ha una fermata (la numero 9) a un paio di minuti.
L’area di Okunoin è lontana appena due minuti a piedi, è questo è uno dei motivi per cui ho scelto questo tempio. Il cimitero di Okunoin è infatti il posto più bello da vedere a Koyasan e l’ho visitato due volte, la sera del pernottamento e la mattina successiva, cosa che consiglio a tutti. Avere il tempio a due passi è stato sicuramente una comodità. Tieni presente comunque che la cittadina di Koya-san è piccola e anche se non trovi un bus si può raggiungere tutto a piedi senza troppa fatica.
Come nella norma dei templi sul Monte Koya, le camere dell’Ekoin sono in stile tradizionale nipponico con tatami e si dorme sui futon. Io ho avuto una stanza al piano terra con affaccio sul giardino interno, carino.
All’interno della stanza sono presenti solo le cose essenziali. Ad esempio per riscaldare la stanza d’inverno c’è solo una stufa a kerosene (con il suo tipico odore) che nelle fredde notti invernali del Monte Koya potrebbe non essere sempre sufficiente. Se però l'unica cosa che conta per te è il wifi, tranquillo c'è.
Una camera dell'Ekoin. Creative Commons: Flickr/st3f4n.
I servizi igienici e i bagni sono in comune, cosa normale nei templi. Se non ami condividere gli spazi però non spaventarti. Naturalmente sono divisi per sesso, e i servizi igienici sono molti e disposti in varie parti del tempio. Io quasi mai ho incrociato qualcuno e ho sempre trovato tutto molto pulito. In un tempio ci sono alcune regole da rispettare e una di queste riguarda l’orario d’apertura delle docce, ma comunque tra pomeriggio/sera e mattina presto sono aperte per molte ore.
Puliti anche gli altri spazi comuni e la stanza, con l'eccezione di qualche pelo/capello di troppo ma penso sia stato un caso sfortunato visto che nelle recensioni online nessuno si lamenta della pulizia e confermo che nel complesso era tutto pulito.
Colazione e cena, incluse nel prezzo, si fanno in stanza e sono entrambe nello stile vegetariano shojin ryori. È un tipo di cucina dai sapori diversi da quelli a cui siamo abituati, che possono piacere o meno, e a prescindere tieni sempre presente che sono cucinati da monaci e non da chef.
La mia cena al tempio Eko-in.
Colazione. Creative Commons: Flickr/st3f4n.
Quasi tutti i monasteri di Koyasan fanno assistere alla preghiera del mattino ma pochi vanno oltre. Eko-in da questo punto di vista non ha nulla da invidiare agli altri. Alla preghiera mattutina si aggiunge la cerimonia del fuoco, il pomeriggio è possibile prendere parte a una sessione di meditazione e in stanza puoi praticare la scrittura di sutra buddhisti.
In alcuni giorni della settimana c’è, a pagamento, una visita notturna al cimitero Okunoin sotto la guida in lingua inglese di un monaco. Se piove la visita guidata viene annullata ed è quello che è capitato a me. Naturalmente non mi sono fatto scoraggiare, ho preso in prestito uno dei tanti ombrelli che il tempio mette a disposizione e mi sono fatto la mia passeggiata sotto una leggera pioggerellina che ha aggiunto ulteriore fascino alla visita.
Per il resto, il tempio Ekoin è senza dubbio uno dei meglio organizzati nell’accoglienza dei turisti stranieri. Molti dei giovani monaci che gestiscono la struttura parlano un buon inglese, sono simpatici e sempre disponibili.
Il lato negativo è che forse è anche troppo adattato ai turisti e molto mi è sembrato artificioso e "turistico". Questa è almeno la sensazione che ho avuto io. E probabilmente è un discorso che si potrebbe fare per altri templi dove dormire sul Monte Koya, meta ormai famosa in tutto il mondo.
Il costo è nella media dei templi di Koyasan, quindi decisamente più alto di un hotel economico a Tokyo o in altre città giapponesi.
Una stanza per due persone per una notte a maggio, con cena e colazione incluse, mi è costata circa 170€ sfruttando uno sconto di Venere (che ora si chiama Hotels), altrimenti l’avrei pagata intorno ai 200€. Ma in altri periodi ho visto la stessa tipologia di stanza a un prezzo maggiore.
Il tempio Ekoin dovrebbe accettare tutte le maggiori carte di credito (io avevo pagato con addebito anticipato su Mastercard tramite Venere/Expedia) ma a Koyasan è sempre meglio avere del contante di scorta.
Foto di copertina: Flickr/vivaopictures.
- Ultimo aggiornamento il .